oggi vi porto l'intervista fatta alla scrittrice di un libro che ho letto recentemente e che ho adorato.
Ecco a voi, Laura Merlin, autrice di "Icebound - Intrappolata nel Ghiaccio" ^^
1) Raccontami
un po’ di te… com’è nata la tua passione per la scrittura?
Ciao Francesca, prima di tutto,
grazie per avermi proposto questa intervista. Mi ha fatto davvero molto
piacere.
Che dire, la mia passione per la
scrittura viaggia a braccetto con il mio carattere. Sono una persona che fatica
abbastanza ad esprimere i suoi sentimenti a voce, perciò accumulo pensieri,
paure, ansie, emozioni… e, per non esplodere, riverso questa marea di parole
non dette su carta. E devo dire che, come valvola di sfogo, non è per niente
male. Unita poi alla mia fervida immaginazione, posso lasciarti immaginare la
quantità di mondi e personaggi che possono nascere dentro la mia testa.
2) E
com’è cominciata la tua carriera di scrittrice?
Tutto è iniziato per gioco. Già
da piccola mi piaceva inventare storie con un filo logico giocando con le
Barbie. Poi da grande, quando le bambole sono sparite, ho deciso di provare a
scrivere qualcosa di mio.
Il primo racconto è stato scritto
di getto, senza pensarci troppo. Poi sono nati “Icebound – Intrappolata nel
ghiaccio” e “L’eco delle anime”.
3) Dove
scrivi, di solito? Hai una stanza o un ambiente che prediligi?
Attualmente scrivo dove capita
per questioni di tempo e spazio.
L’idea per il futuro, quando io e
il mio compagno troveremo finalmente la sistemazione giusta, è quella di creare
una stanza sia per la scrittura che per la lettura.
L’importante, comunque, è che ci
sia la musica di sottofondo. Solo così riesco a concentrarmi in qualsiasi luogo.
4) Da
dove trai l’ispirazione per le tue storie?
Un po’ ovunque. “Icebound” è nato
da un viaggio in Irlanda, “L’eco delle anime” da una serata tra amici.
Le altre storie che ho in
progetto, ad esempio, sono nate da un semplice video musicale, o da una
situazione che ho vissuto personalmente, o dalla mia avversione verso il lato
oscuro della tecnologia.
5) Oltre
alla scrittura, hai altri Hobby?
Se consideriamo collezionare
Snowball di vetro da tutto il mondo come hobby, allora sì!
Anche se l’hobby direttamente
correlato alla scrittura è la lettura. Quello è proprio il mio punto debole,
colleziono libri e la mia wishlist non accenna a diminuire.
6) Com’è
stato vedere il tuo primo libro che veniva pubblicato?
Più che vederlo pubblicato,
l’emozione più grande l’ho avuta in due momenti: quando mia madre lo ha visto
scoprendo la mia passione (tra l’altro, ha letto di nuovo “Icebound” di
recente, tanto le piace), e quando una persona a me cara e che ormai non c’è
più l’ha letto tutto d’un fiato per poi chiamarmi facendomi sapere quanto gli
sia piaciuto e le emozioni che sono stata in grado di passargli.
7) Ti
senti vicina ad un personaggio dei tuoi romanzi, in particolare? Se si, quale?
Ogni personaggio ha qualcosa di
mio… però di recente, c’è un personaggio
che sta nascendo adesso, di nome Leila, che sento molto vicino. Io e lei siamo
l’opposto, caratterialmente parlando, ma il racconto è ambientato nella mia
città ai piedi dei Colli Euganei e l’amore per quei luoghi ci accomuna
tantissimo.
8) Oltre
al fantasy, ami qualche altro genere di lettura?
Certamente! I distopici, i
gialli, i thriller… amo tutti i libri che mi catturano a prima vista e mi
lasciano un’emozione dopo aver terminato il racconto.
9) Quali
sono i tuoi autori preferiti? Ritieni che abbiano influito sul tuo stile?
Io amo alla follia Barbara
Baraldi. La adoro perché i suoi non sono racconti, sono un continuo di
emozioni, colpi di scena… se inizio un suo libro devo finirlo.
Per quanto riguarda l’influenza
sullo stile, cerco di imparare un po’ da tutti. Ogni scrittore di un certo
livello ha qualcosa di importante da lasciare a qualcuno, come me, alle prime
armi.
10) Hai
altri progetti per il futuro?
Per il futuro ne ho parecchi di
progetti. Diciamo che li sto seguendo uno alla volta.
Un racconto è già pronto, gli
mancano solo le revisioni.
L’altro è in fase di stesura.
11) C’è
qualche altro genere in cui vorresti metterti alla prova, a parte il Fantasy?
Come ho detto, amo i distopici.
Ed il prossimo che uscirà potrebbe essere su questo stile… chi lo sa… lascio la
sorpresa!
12) C’è
qualche consiglio che vorresti dare a tutti gli aspiranti scrittori?
Sì, e prendo in mezzo anche me
stessa.
Noi aspiranti scrittori ci
dividiamo in due categorie: quelli che ci credono, sebbene consapevoli di dover
sudare per crescere, che si impegnano a curare il testo, controllare che ci sia
un nesso logico, che tutto sia ordinato e impaginato bene, che la copertina sia
accattivante e originale, e quelli che pubblicano “perché va di moda”, senza
guardare la sostanza del prodotto.
Qualche errore, purtroppo, scappa
dovendo fare tutto da soli… ma almeno cercare di dare al lettore qualcosa di
piacevole. Ho visto testi osannati ma privi di contenuto e racconti stupendi ma
poco valutati.
Perciò, un aspirante scrittore,
se veramente ci crede, deve curare il suo bambino in ogni aspetto.
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