mercoledì 20 dicembre 2017

Pausa Natalizia

Annuncio a tutti i lettori del mio blog che mi prenderò una pausa per le vacanze natalizie, durante le quali cercherò di scrivere l'ultimo capitolo della terza parte del mio romanzo.
Tornerò ad aggiornare il blog ed a postare le mie recensioni dopo l'Epifania; auguro a tutti voi di passare uno splendido Natale in compagnia dei vostri cari ^^
                                                                               
                                                                                  
                                                                 
                                                                        

domenica 17 dicembre 2017

L'Angolo delle Recensioni: La Fiamma e L'Arpa

                               

La Fiamma e L’Arpa
di
Ruth Nestvold





Tristano e Isotta, Tristan e Isolde, Essylt e Drust, Yseult e Drystan: i nomi variano, ma i due sono sempre stati innamorati, i più grandi innamorati che il mondo abbia mai avuto.

La storia di Tristano e Isotta è sempre stata uno dei miei racconti d’amore preferiti, nonostante il finale tragico. Perciò, vi lascio immaginare la mia reazione quando ho trovato questo libro e ne ho letto la trama sulla copertina….  ero a dir poco entusiasta!

Isotta, in questo romanzo, è Yseult di Eriu, figlia di Yseult la Saggia e principessa dei Feadh Ree, un'antico popolo dotato di poteri magici e dedito al culto della natura e della propria terra che abitava l'Irlanda prima dell'arrivo dei Gaeli; invece, Tristan si chiama Drystan ed è figlio di Marcus Cunomorus, il più potente re romano-britanno di Dumnonia.

La mano indiscussa del fato sancisce il loro incontro: dopo uno scontro tra gli Erainn ed i Britanni, Drystan rimane ferito gravemente e per salvarsi,  si finge un semplice bardo per poter essere soccorso dalla regina dei Feadh Ree e dai suoi incredibili poteri di guarigione!
È la stessa Yseult ad assistere la madre nelle cure il giovane e, nel periodo della convalescenza, i due si innamorano perdutamente l’uno dell’altra.

Ma proprio il fato che li aveva fatti conoscere, inizia ad accanirsi implacabile contro di loro: la vera identità di Drystan viene infine rivelata ed i due innamorati si separano, con il cuore in pezzi.

Come se ciò non bastasse, Lòegaire, patrigno di Yseult, la rapisce per donarla  in sposa proprio a Marcus, padre di Drystan, al fine di sancire un'alleanza! E lo stesso Drystan viene scelto per andare a prendere la sposa ed accompagnarla da suo padre!
Però, durante il viaggio che li porterà in Britannia i due giovani hanno l’occasione di chiarirsi e si scoprono innamorati molto più di prima!

Da quell’istante, la loro vita diventerà molto dura perché  i loro sentimenti saranno sempre più forti e dovranno stare attenti a non farsi scoprire da Marcus e da chi complotta contro di loro!

Con uno stile quasi poetico, Ruth  Nestvold riesce a ricreare in modo originale questa leggendaria storia d’amore, arricchendola di elementi magici e soprannaturali ed avvicinandola al genere Fantasy; elementi, tra l’altro, molto simili a quelli dei romanzi di Marion Zimmer Bradley: intrighi e lotte per ottenere il trono ed il potere femminile, antico e profondo, contro quello maschile, tanto impassibile quanto testardo!

Il tutto unito ad una grande creatività da parte dell’autrice: infatti se, nella versione originale del racconto, l’amore  di Tristano e  Isotta non è qualcosa di spontaneo che nasce dal cuore, ma ha origine grazie a un filtro d’amore, Yseult e Drystan si innamorano in modo naturale! E continuano ad amarsi profondamente, malgrado tutti gli ostacoli  che si frappongono tra di loro!

La libertà creativa dell’autrice, si estende anche ad alcuni personaggi della storia, primo fra tutti Marcus che, nel romanzo, è il padre e non lo zio di Drystan, come nella tradizione. A differenza del racconto dove, nonostante tutto, appare come un uomo buono, gentile e molto affezionato al nipote, qui è rappresentato molto negativamente: egoista, opportunista, malvagio e del tutto indifferente nei confronti del suo stesso figlio!
Altro personaggio molto importante è  il piccolo Kustennin, figlio di Yseult e Drystan, fatto passare come figlio di Marcus, che avrà un ruolo determinante nella storia, soprattutto verso il finale!

Un romanzo davvero incantevole, capace di farti sognare e che riprende uno dei racconti d’amore più belli ed appassionanti di tutti i tempi; leggendo il libro, pagina per pagina, si ha quasi l’impressione di ascoltare la melodia delle corde di un’arpa, una melodia tanto dolce quanto triste… proprio come l’amore tra Drystan ed Yseult!
                                                                            



       Consigliata la lettura a tutti gli appassionati del Fantasy e delle storie d’amore!
                                                                        

domenica 10 dicembre 2017

L'Angolo delle Recensioni: La Signora dei Fiumi e La Regina della Rosa Bianca


LA SIGNORA DEI FIUMI –
LA REGINA DELLA ROSA BIANCA
DI
PHILIPPA GREGORY


      



Due libri che riprendono un periodo storico da me amato particolarmente: La Guerra delle Rose nell’ Inghilterra del XV secolo. Una battaglia combattuta tra due famiglie appartenenti al casato reale dei Plantageneti, i Lancaster (rosa rossa) e gli York (rosa bianca).

In effetti, il genere principale di questi due romanzi è quello storico (altro genere che io amo molto), ma l’autrice, Philippa Gregory, sviluppa in entrambi due punti in comune con la scrittrice Marion Zimmer Bradley: il potere matriarcale e numerosi riferimenti alle arti magiche.

Nel primo romanzo, “La Signora dei Fiumi”, ci viene presentato il personaggio di Jacquetta di Lussemburgo, discendente dei Duchi di Borgogna data in sposa in giovane età al Duca di Bedford.

Ma il sangue che scorre nelle vene di questa donna non è solo nobile, è anche magico!
I Duchi di Borgogna, infatti, sono famosi per discendere da un’antica divinità dell’acqua, Melusina, su cui sono stati raccontate varie leggende; tutte coloro che hanno ereditato il sangue di questa “Dea”  vantano la capacità di prevedere il futuro, agitare le acque con un semplice gesto o soffio ed avvertire anche il canto della stessa Melusina che preannuncia la morte di un membro della famiglia!
Il marito l’ha sposata proprio per la sua discendenza, convinto che con le sue “doti magiche”, Jacquetta possa aiutarlo a salvare l’Inghilterra e, sempre per tale motivo, la inizia allo studio dell’alchimia; purtroppo, però, il Duca muore prematuramente e Jacquetta, rimasta vedova a soli 19 anni, si innamora ricambiata dello scudiero del defunto marito, Robert Woodville, che sposa in seconde nozze, sfidando le convenzioni dell’epoca, e da cui avrà ben 15 figli!

Il suo fascino ed il suo carisma, dovuto anche alla magia che le scorre nelle vene, fa si che ella ottenga un posto a corte come dama di compagnia della regina Margherita d’Angiò, moglie di EnricoVI, di cui diventerà amica e maggiore confidente.
Eppure, nonostante la sua fedeltà al casato della Rosa Rossa e l’amicizia profonda che la lega alla regina, Jacquetta non sarà sempre sincera con quest’ultima. Specialmente, le mentirà quando, in una sua visione, vedrà una corona posta sul capo della sua figlia primogenita, Elisabetta!

Elisabetta Woodville, figlia primogenita di Jacquetta e Robert, è la protagonista del secondo romanzo “La Regina della Rosa Bianca”.

Rimasta vedova del marito John Grey, un capitano della cavalleria dei Lancaster, 3 anni dopo, ella si ritrova sola con i due figlioletti, Thomas e Richard, e privata dei possedimenti e dell’eredità del marito a causa dell’ ascesa al trono del primogenito della famiglia York, Edward, divenuto nuovo sovrano con il nome di Edward IV.
La donna, che ha ereditato dalla madre il coraggio, il carattere indomito ed anche il sangue di Melusina, decide di andare a conferire con il nuovo re per riottenere ciò che spetta di diritto a lei e ai suoi bambini, ma… invece, succede una cosa del tutto inaspettata!
Edward, più giovane di lei di 5 anni, colpito dal suo spirito combattivo e “stregato” dalla sua grande bellezza, si innamora di lei! I due si sposano in gran segreto e poi si rivelano ufficialmente, a tutti i sudditi, come marito e moglie, rendendo Elisabetta nuova regina di Inghilterra!

Da questo momento, la vita di Elisabetta diventa un vortice perenne tra intrighi di corte, invidie e tradimenti. Tutte cose che vedranno la nuova regina combattere per difendere se stessa, il suo nuovo consorte e la sua famiglia.

Fin dall’inizio, il lettore comprende che Jacquetta ed Elisabetta si pongono come due figure moderne e fuori dal comune, in un mondo nettamente maschile, dove viene ribadito più volte che la donna è un essere inferiore, dipendente dall’ uomo, che non può sperare di avere un potere tutto suo.
Esse sono ambiziose, temerarie, intelligenti, caparbie, dotate di grande acume e conoscenza …che , come viene spesso detto, “è un’arma pericolosa se capita nelle mani di una donna!”. Ma soprattutto, sono donne che non sono semplici “spettatrici” del corso della storia, ma che vogliono scegliersi e crearsi da sole il proprio destino!

Un personaggio molto simile a queste due grandi figure femminili, è la regina Margherita d’Angiò la quale, dopo che il marito da segno di squilibri mentali, combatte con tutte le sue forze per far si che egli mantenga il potere ed assicuri il trono al loro figlio, macchiandosi anche di massacri e razzie verso lo stesso popolo inglese, guadagnandosi così il soprannome di “Regina Cattiva”!

I  nemici principali di queste donne eccezionali, sono sempre gli uomini: per Jacquetta, Richard, Duca di York e padre di Edward che mira al potere, mentre per Elisabetta, invece, sono tre gli uomini che saranno causa di sventure per la sua famiglia; primo fra tutti, Richard Neville, Conte di Warwick, parente ed alleato di Edward, che ha giocato un ruolo importante nella sua ascesa al trono, guadagnandosi anch’egli un soprannome: “Il Creatore di re”!
Egli vede in Elisabetta un intralcio ai suoi piani, in quanto aveva arrangiato per Edward  un matrimonio con una principessa francese al fine di ottenere la pace con la Francia. Quindi ciò provocherà una rottura fra Warwic ed Edward… rottura che si estenderà anche ai fratelli di quest’ultimo: George e Richard.
Il primo è arrogante, sciocco, vanesio e facilmente manipolabile; il secondo invece è ambizioso, astuto ed incredibilmente intelligente… tanto che diventerà re con il nome di Richard III (La tragedia di Shakeaspeare).

La magia in questi romanzi appare associata all’alchimia, alle pratiche erboristiche ma, soprattutto, all’acqua, l’elemento di Melusina, o nelle sue vicinanze, dove Elisabetta e sua madre praticano i loro riti ed incantesimi. Inoltre, costituisce anche un altro elemento discordante con la mentalità di quel tempo, in cui la società medioevale associava il tutto alla stregoneria e non aveva alcuna pietà per coloro ritenuti avere a che fare con essa!

In sostanza, questi sono due libri in cui le cronache ed i dati storici si “sposano” perfettamente con il mistero e la magia, elementi associati prevalentemente al Fantasy; lo stile di Philippa Gregory poi è avvincente, scorrevole e coinvolge il lettore, fin dalla prima pagina, senza mai sfociare nel noioso e nella confusione.
Consigliata calorosamente la lettura a tutti gli appassionati del genere Storico e del genere Fantasy!

P.S: Dalla “Regina della Rosa Bianca” (unita ad altri due volumi della saga) è stata anche tratta una serie televisiva di 10 episodi, “The White Queen”. 





             Io l’ho vista e posso assicurarvi che è davvero molto interessante!
   
                                                                   
   

     







domenica 3 dicembre 2017

L'Angolo delle Recensioni: La Torcia


LA TORCIA
di
Marion Zimmer Bradley







“Una delle sue opere migliori. Marion Zimmer Bradley ha riportato la Grecia classica in vita.” Jean M. Auel

Il secondo romanzo di Marion Zimmer Bradley che ho letto e, anche stavolta, le mie aspettative non sono state deluse!
La Torcia” narra  la storia della città di Troia e della sua guerra contro le città alleate della Grecia, dopo la fuga d’amore  di  Elena, la regina di Sparta e moglie di Menelao, e Paride, principe Troiano.

Come nelle “Nebbie di Avalon”, anche in questo romanzo si respira una certa magia nostalgica e misteriosa: pagina dopo pagina, il lettore ha la sensazione di vivere davvero ai tempi della Grecia Antica. Il tutto grazie allo stile fluente della scrittrice che riesce a far emozionare solo con poche parole!
Ma la vera guerra su cui si concentra Marion Zimmer Bradley, in questo romanzo non è quella tra Troiani ed Achei, bensì quella tra fra il mondo maschile, descritto come scettico, rigido e collerico, ed il mondo femminile, assai più profondo e dedito ai culti della Madre Terra e degli antichi dei.

Anche questa volta, la storia viene narrata e vista con gli occhi di una donna: Cassandra, principessa di Troia, sorella gemella del principe Paride (una piccola libertà creativa da parte dell’autrice) e sacerdotessa di Apollo, Dio del sole.
Proprio come Morgana nelle “Nebbie di Avalon”, anche  Cassandra risulta essere una donna fuori dal comune: è intelligente, coraggiosa e vede “oltre le apparenze”, essendo dotata fin dalla nascita del potere della Vista che la porterà al Tempio di Apollo. Inoltre, rifiuta categoricamente di sposarsi e legarsi ad un uomo, cosa assolutamente impensabile per una donna che, a quei tempi, era solo apprezzata per aver concluso un buon matrimonio e per partorire dei figli maschi!

Eppure,  ella appare anche come una figura triste e malinconica. Fin dalla nascita, viene discriminata in quanto, dopo che la madre, Ecuba, ha sognato, al momento del parto, una torcia incandescente che con le sue fiamme avvolgeva tutta la città, il re Priamo, suo padre, decide di allontanare Paride e farlo allevare da un pastore, tenendo lei e…

“Una delle donne mormorò, credendo di non essere udita:< Priamo è pazzo! Allontanare un maschio e allevare una femmina? >”

Per tutta la sua vita, dunque, Cassandra combatterà la sua battaglia personale per farsi accettare nel mondo: figlia meno amata dai genitori, provetta amazzone, sacerdotessa di Apollo … da lei amato, ma da cui viene condannata per tutta la vita a non essere mai creduta, per uno sgarbo, nonostante la sua vista profetica che nessuno, nemmeno un Dio, può portarle via!

I nemici principali contro cui la sacerdotessa si ritroverà spesso a combattere sono proprio gli uomini che appaiono come scettici e violenti, e ciò non riguarda solo gli Achei ma anche i membri della sua famiglia! Perfino Paride, il suo stesso fratello gemello, la odia non solo perché la giudica un “Uccello del Malaugurio” ma nutre anche un certo risentimento nei suoi confronti, siccome il padre ha fatto allontanare lui e non lei!
Gli unici uomini che si salvano da questo giudizio negativo sono Odisseo, re di Itaca e  vecchio amico di Priamo, che avrà sempre parole gentili  nei confronti di Cassandra, ed Enea, marito della sua sorellastra Creusa; quest’ultimo appare come l’uomo ideale: affettuoso, sincero, leale, dolce ma, soprattutto, l’unico che rispetta Cassandra ed ascolta le sue profezie!

Nel corso della storia, Cassandra stringerà una profonda amicizia con Elena, la “traditrice”, che ella capirà essere nient’altro una semplice donna soggetta all’influenza delle divinità, in particolare di Afrodite, dea dell’amore e della bellezza!
Altre figure femminile di supporto per lei saranno Pentisilea,  regina delle amazzoni e sorella di sua madre, ed Imandra, sua parente e regina della Colchide, le quali rappresentano un ulteriore aspetto del potere femminile che cerca di sopravvivere in un mondo dove l’uomo la fa da padrone!

Un libro veramente meraviglioso, in cui lo stile inconfondibile di Marion Zimmer Bradley narra con grande maestria ed originalità, una nuova interpretazione del mito leggendario cantato nell’Iliade di Omero. 
Vivamente consigliato ad ogni fan del genere Fantasy ed anche per coloro che, come me, sono dei grandi appassionati di mitologia greca!