LA SIGNORA DEI FIUMI –
LA REGINA DELLA
ROSA BIANCA
DI
PHILIPPA GREGORY
Due libri che riprendono
un periodo storico da me amato particolarmente: La Guerra delle Rose nell’ Inghilterra
del XV secolo. Una battaglia combattuta tra due famiglie appartenenti al casato
reale dei Plantageneti, i Lancaster (rosa rossa) e gli York (rosa bianca).
In effetti, il genere
principale di questi due romanzi è quello storico (altro genere che io amo
molto), ma l’autrice, Philippa Gregory, sviluppa in entrambi due punti in
comune con la scrittrice Marion Zimmer Bradley: il potere matriarcale e
numerosi riferimenti alle arti magiche.
Nel primo romanzo, “La Signora dei Fiumi”, ci viene
presentato il personaggio di Jacquetta di Lussemburgo, discendente dei Duchi di
Borgogna data in sposa in giovane età al Duca di Bedford.
Ma il sangue che scorre
nelle vene di questa donna non è solo nobile, è anche magico!
I Duchi di Borgogna,
infatti, sono famosi per discendere da un’antica divinità dell’acqua, Melusina,
su cui sono stati raccontate varie leggende; tutte coloro che hanno ereditato
il sangue di questa “Dea” vantano la capacità
di prevedere il futuro, agitare le acque con un semplice gesto o soffio ed avvertire
anche il canto della stessa Melusina che preannuncia la morte di un membro
della famiglia!
Il marito l’ha sposata
proprio per la sua discendenza, convinto che con le sue “doti magiche”,
Jacquetta possa aiutarlo a salvare l’Inghilterra e, sempre per tale motivo, la
inizia allo studio dell’alchimia; purtroppo, però, il Duca muore prematuramente
e Jacquetta, rimasta vedova a soli 19 anni, si innamora ricambiata dello
scudiero del defunto marito, Robert Woodville, che sposa in seconde nozze,
sfidando le convenzioni dell’epoca, e da cui avrà ben 15 figli!
Il suo fascino ed il
suo carisma, dovuto anche alla magia che le scorre nelle vene, fa si che ella
ottenga un posto a corte come dama di compagnia della regina Margherita
d’Angiò, moglie di EnricoVI, di cui diventerà amica e maggiore confidente.
Eppure, nonostante la
sua fedeltà al casato della Rosa Rossa e l’amicizia profonda che la lega alla
regina, Jacquetta non sarà sempre sincera con quest’ultima. Specialmente, le
mentirà quando, in una sua visione, vedrà una corona posta sul capo della sua
figlia primogenita, Elisabetta!
Elisabetta Woodville,
figlia primogenita di Jacquetta e Robert, è la protagonista del secondo romanzo
“La Regina della Rosa Bianca”.
Rimasta vedova del
marito John Grey, un capitano della cavalleria dei Lancaster, 3 anni dopo, ella
si ritrova sola con i due figlioletti, Thomas e Richard, e privata dei
possedimenti e dell’eredità del marito a causa dell’ ascesa
al trono del primogenito della famiglia York, Edward, divenuto nuovo sovrano
con il nome di Edward IV.
La donna, che ha
ereditato dalla madre il coraggio, il carattere indomito ed anche il sangue di
Melusina, decide di andare a conferire con il nuovo re per riottenere ciò che
spetta di diritto a lei e ai suoi bambini, ma… invece, succede una cosa del
tutto inaspettata!
Edward, più giovane di
lei di 5 anni, colpito dal suo spirito combattivo e “stregato” dalla sua grande
bellezza, si innamora di lei! I due si sposano in gran segreto e poi si
rivelano ufficialmente, a tutti i sudditi, come marito e moglie, rendendo
Elisabetta nuova regina di Inghilterra!
Da questo momento, la
vita di Elisabetta diventa un vortice perenne tra intrighi di corte, invidie e
tradimenti. Tutte cose che vedranno la nuova regina combattere per difendere se
stessa, il suo nuovo consorte e la sua famiglia.
Fin dall’inizio, il
lettore comprende che Jacquetta ed Elisabetta si pongono come due figure
moderne e fuori dal comune, in un mondo nettamente maschile, dove viene
ribadito più volte che la donna è un essere inferiore, dipendente dall’ uomo,
che non può sperare di avere un potere tutto suo.
Esse sono ambiziose,
temerarie, intelligenti, caparbie, dotate di grande acume e conoscenza …che ,
come viene spesso detto, “è un’arma
pericolosa se capita nelle mani di una donna!”. Ma soprattutto, sono donne
che non sono semplici “spettatrici” del corso della storia, ma che vogliono
scegliersi e crearsi da sole il proprio destino!
Un personaggio molto
simile a queste due grandi figure femminili, è la regina Margherita d’Angiò la
quale, dopo che il marito da segno di squilibri mentali, combatte con tutte le
sue forze per far si che egli mantenga il potere ed assicuri il trono al loro
figlio, macchiandosi anche di massacri e razzie verso lo stesso popolo inglese,
guadagnandosi così il soprannome di “Regina Cattiva”!
I nemici principali di queste donne eccezionali,
sono sempre gli uomini: per Jacquetta, Richard, Duca di York e padre di Edward
che mira al potere, mentre per Elisabetta, invece, sono tre gli uomini che
saranno causa di sventure per la sua famiglia; primo fra tutti, Richard
Neville, Conte di Warwick, parente ed alleato di Edward, che ha giocato un
ruolo importante nella sua ascesa al trono, guadagnandosi anch’egli un
soprannome: “Il Creatore di re”!
Egli vede in Elisabetta
un intralcio ai suoi piani, in quanto aveva arrangiato per Edward un matrimonio con una principessa francese al
fine di ottenere la pace con la Francia. Quindi ciò provocherà una rottura fra
Warwic ed Edward… rottura che si estenderà anche ai fratelli di quest’ultimo:
George e Richard.
Il primo è arrogante,
sciocco, vanesio e facilmente manipolabile; il secondo invece è ambizioso, astuto
ed incredibilmente intelligente… tanto che diventerà re con il nome di Richard
III (La tragedia di Shakeaspeare).
La magia in questi
romanzi appare associata all’alchimia, alle pratiche erboristiche ma,
soprattutto, all’acqua, l’elemento di Melusina, o nelle sue vicinanze, dove
Elisabetta e sua madre praticano i loro riti ed incantesimi. Inoltre,
costituisce anche un altro elemento discordante con la mentalità di quel tempo,
in cui la società medioevale associava il tutto alla stregoneria e non aveva
alcuna pietà per coloro ritenuti avere a che fare con essa!
In sostanza, questi
sono due libri in cui le cronache ed i dati storici si “sposano” perfettamente
con il mistero e la magia, elementi associati prevalentemente al Fantasy; lo
stile di Philippa Gregory poi è avvincente, scorrevole e coinvolge il lettore,
fin dalla prima pagina, senza mai sfociare nel noioso e nella confusione.
Consigliata
calorosamente la lettura a tutti gli appassionati del genere Storico e del
genere Fantasy!
P.S: Dalla “Regina della Rosa Bianca” (unita ad
altri due volumi della saga) è stata anche tratta una serie televisiva di 10
episodi, “The White Queen”.
Io l’ho
vista e posso assicurarvi che è davvero molto interessante!
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