giovedì 22 novembre 2018

Intervista con Laura Merlin

Salve a tutti,
oggi vi porto l'intervista fatta alla scrittrice di un libro che ho letto recentemente e che ho adorato.
Ecco a voi, Laura Merlin, autrice di "Icebound - Intrappolata nel Ghiaccio" ^^


1)      Raccontami un po’ di te… com’è nata la tua passione per la scrittura?

Ciao Francesca, prima di tutto, grazie per avermi proposto questa intervista. Mi ha fatto davvero molto piacere.
Che dire, la mia passione per la scrittura viaggia a braccetto con il mio carattere. Sono una persona che fatica abbastanza ad esprimere i suoi sentimenti a voce, perciò accumulo pensieri, paure, ansie, emozioni… e, per non esplodere, riverso questa marea di parole non dette su carta. E devo dire che, come valvola di sfogo, non è per niente male. Unita poi alla mia fervida immaginazione, posso lasciarti immaginare la quantità di mondi e personaggi che possono nascere dentro la mia testa.

2)      E com’è cominciata la tua carriera di scrittrice?

Tutto è iniziato per gioco. Già da piccola mi piaceva inventare storie con un filo logico giocando con le Barbie. Poi da grande, quando le bambole sono sparite, ho deciso di provare a scrivere qualcosa di mio.
Il primo racconto è stato scritto di getto, senza pensarci troppo. Poi sono nati “Icebound – Intrappolata nel ghiaccio” e “L’eco delle anime”.

3)      Dove scrivi, di solito? Hai una stanza o un ambiente che prediligi?

Attualmente scrivo dove capita per questioni di tempo e spazio.
L’idea per il futuro, quando io e il mio compagno troveremo finalmente la sistemazione giusta, è quella di creare una stanza sia per la scrittura che per la lettura.
L’importante, comunque, è che ci sia la musica di sottofondo. Solo così riesco a concentrarmi in qualsiasi luogo.

4)      Da dove trai l’ispirazione per le tue storie?

Un po’ ovunque. “Icebound” è nato da un viaggio in Irlanda, “L’eco delle anime” da una serata tra amici.
Le altre storie che ho in progetto, ad esempio, sono nate da un semplice video musicale, o da una situazione che ho vissuto personalmente, o dalla mia avversione verso il lato oscuro della tecnologia.

5)      Oltre alla scrittura, hai altri Hobby?

Se consideriamo collezionare Snowball di vetro da tutto il mondo come hobby, allora sì!
Anche se l’hobby direttamente correlato alla scrittura è la lettura. Quello è proprio il mio punto debole, colleziono libri e la mia wishlist non accenna a diminuire.

6)      Com’è stato vedere il tuo primo libro che veniva pubblicato?

Più che vederlo pubblicato, l’emozione più grande l’ho avuta in due momenti: quando mia madre lo ha visto scoprendo la mia passione (tra l’altro, ha letto di nuovo “Icebound” di recente, tanto le piace), e quando una persona a me cara e che ormai non c’è più l’ha letto tutto d’un fiato per poi chiamarmi facendomi sapere quanto gli sia piaciuto e le emozioni che sono stata in grado di passargli.
7)      Ti senti vicina ad un personaggio dei tuoi romanzi, in particolare? Se si, quale?

Ogni personaggio ha qualcosa di mio… però di recente,  c’è un personaggio che sta nascendo adesso, di nome Leila, che sento molto vicino. Io e lei siamo l’opposto, caratterialmente parlando, ma il racconto è ambientato nella mia città ai piedi dei Colli Euganei e l’amore per quei luoghi ci accomuna tantissimo.

8)      Oltre al fantasy, ami qualche altro genere di lettura?

Certamente! I distopici, i gialli, i thriller… amo tutti i libri che mi catturano a prima vista e mi lasciano un’emozione dopo aver terminato il racconto.

9)      Quali sono i tuoi autori preferiti? Ritieni che abbiano influito sul tuo stile?

Io amo alla follia Barbara Baraldi. La adoro perché i suoi non sono racconti, sono un continuo di emozioni, colpi di scena… se inizio un suo libro devo finirlo.
Per quanto riguarda l’influenza sullo stile, cerco di imparare un po’ da tutti. Ogni scrittore di un certo livello ha qualcosa di importante da lasciare a qualcuno, come me, alle prime armi.

10)  Hai altri progetti per il futuro?

Per il futuro ne ho parecchi di progetti. Diciamo che li sto seguendo uno alla volta.
Un racconto è già pronto, gli mancano solo le revisioni.
L’altro è in fase di stesura.

11)  C’è qualche altro genere in cui vorresti metterti alla prova, a parte il Fantasy?

Come ho detto, amo i distopici. Ed il prossimo che uscirà potrebbe essere su questo stile… chi lo sa… lascio la sorpresa!

12)  C’è qualche consiglio che vorresti dare a tutti gli aspiranti scrittori?

Sì, e prendo in mezzo anche me stessa.
Noi aspiranti scrittori ci dividiamo in due categorie: quelli che ci credono, sebbene consapevoli di dover sudare per crescere, che si impegnano a curare il testo, controllare che ci sia un nesso logico, che tutto sia ordinato e impaginato bene, che la copertina sia accattivante e originale, e quelli che pubblicano “perché va di moda”, senza guardare la sostanza del prodotto.
Qualche errore, purtroppo, scappa dovendo fare tutto da soli… ma almeno cercare di dare al lettore qualcosa di piacevole. Ho visto testi osannati ma privi di contenuto e racconti stupendi ma poco valutati.
Perciò, un aspirante scrittore, se veramente ci crede, deve curare il suo bambino in ogni aspetto.





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