giovedì 25 ottobre 2018

L'Angolo delle Recensioni: Iron Flowers


IRON FLOWERS
di
Tracy  Banghart


        “Solo il coraggio di una donna può cambiare il mondo!”

Ciao a tutti ^^
Oggi, sono qui per parlarvi di un romanzo che mi ha davvero colpito, non solo come fantasy ma anche per la grande lezione di vita che insegna alle donne: “Iron Flowers” di Tracy Banghart.
L’ho visto in libreria ed è stato amore a prima vista… letteralmente!

Il mondo descritto in  questo romanzo è un mondo governato dagli uomini, in cui le donne vengono considerate come degli esseri inferiori, indegne di qualsiasi forma di rispetto e considerazione; a loro non è nemmeno consentito di imparare a leggere ed a scrivere e, se vengono scoperte a cimentarsi con tali abilità, vengono punite duramente!

Per una donna vi sono solo due possibili scelte, in un mondo simile: mettersi a lavorare, diventando una semplice serva, oppure contrarre un buon matrimonio; se poi una fanciulla nasce particolarmente bella, può aspirare a diventare una Grazia, ossia una delle spose del principe primogenito e futuro Supremo.

Ed è proprio nell’occasione del compleanno dell’attuale erede al trono, Malachi, che conosciamo Serina e Nomi Tessaro, due sorelle che non potrebbero essere più diverse tra di loro: Serina la maggiore, è una ragazza molto femminile, raffinata e compita che conosce le buone maniere; invece Nomi, la minore, è una ragazza ribelle e ostinata, che non ama le regole del mondo in cui vive!
Grazie alla sua bellezza, Serina è stata educata fin da piccola a diventare una Grazia, allo scopo di salvare tutta la sua famiglia da disagi e difficoltà economiche; per lei conta solo il fatto di riuscire a mostrarsi il più incantevole e docile possibile al fine di essere scelta dal principe, scelta che Nomi non condivide affatto!
Lei non desidera che la sorella diventi un “mero oggetto da esposizione” e non vuole nemmeno questo destino per se, destinata a diventare la sua ancella e nascondere per sempre il fatto che è capace di scrivere e leggere!

Eppure, nonostante abbiano caratteri opposti ed opinioni diverse, le due sorelle sono molto unite tra di loro ed hanno un forte legame affettivo… un legame che però è destinato a spezzarsi!
Si, perché il giorno in cui si recano a Bellacqua, la capitale, con le altre aspiranti Grazie…. contro ogni aspettativa e previsione, è proprio Nomi ad essere scelta dal principe Malachi e non Serina che verrà relegata al ruolo di sua ancella!

Nonostante la delusione, Serina accetta per stare accanto alla sorella, ignara dell’etichetta e del protocollo reale; ma i guai non sono finiti: Nomi e Serina vengono scoperte in possesso di un libro e Serina, che si addossa tutta la colpa per proteggere Nomi, viene spedita all’istante a Monte Rovina, un’isola residenza di un carcere femminile dove le donne vengono costrette a combattere l’una contro l’altra per sopravvivere!

Entrambe le sorelle si ritrovano dunque prigioniere: Nomi a palazzo, dove una vita di lusso ed agio per lei non vale il doversi concedere al principe e sottostare a regole su regole; mentre Serina è in una prigione simile all’inferno, dove la brutalità e la cattiveria delle guardie la fanno da padrone!
Ma quando non c’è soluzione, quando sei sull’orlo del baratro e disperata, c’è solo un’unica soluzione: cambiare le regole!

Questo romanzo mi ha decisamente colpita per il suo stile deciso e la sua trama impetuosa e toccante! Pagina dopo pagina, ero sempre più curiosa di scoprire come sarebbero andate le cose che l’ho finito in pochissimo tempo!

Nelle prigioni in cui sono costrette a vivere, le sorelle Tessaro subiranno un vero e proprio cambiamento interiore: Serina che era una ragazza arrendevole e delicata, nel vedere come vengono trattate le donne a Monte Rovina, scopre dentro di se una forza incredibile che non aveva mai sospettato di avere!
Si rende conto di quanto Nomi avesse ragione e che nessuna donna merita un trattamento del genere, e così cercherà di portare avanti questo suo nuovo credo, aiutata dalle detenute e da Valentino, l’unica guardia di Monte Rovina che tratta le prigioniere con rispetto.
Invece Nomi, pur mantenendo intatta la sua natura ribelle, cercherà di mantenere un certo contegno per non causare problemi alla sua famiglia ed anche per cercare di salvare sua sorella; inoltre subirà il fascino sia del principe Malachi che del fratello minore, Asa, e scoprirà quindi un sentimento mai provato finora: l’amore!

Tracy Banghart presenta una storia originale che spinge a ribellarsi a regole ingiuste e soprusi, in cui ogni personaggio sembra indossare una maschera per non mostrare direttamente la  propria natura e riuscire a sopravvivere in un mondo ingiusto e crudele.
Addirittura, leggendo il romanzo, sembra che tutto quanto (persone, città, cose, ecc..) sia circondato da una sorta di “nebbia” che mostra un’apparenza superficiale e nasconde la realtà; ma questa “nebbia” dev’essere squarciata ed eliminata del tutto, se una persona vuole vivere sul serio, e “a dire basta ed a reagire. Perché nessuno ha il diritto di decidere per te!”
Sinceramente mi è dispiaciuto quando il romanzo si è concluso, perché mi ha lasciato un sacco di interrogativi e, di conseguenza, non vedo l’ora che esca il seguito per scoprire come si evolverà la storia!

Un acquisto assolutamente imperdibile per ogni donna, e non mi riferisco solo alle amanti del fantasy, ma anche a tutte le donne in generale!
Ad ogni donna che lotta ancora per cercare se stessa ed ad ogni donna che, come scrive Tracy Banhgart, “a cui hanno detto di stare zitta e buona… e che invece, ha avuto il coraggio di reagire!”


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